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A Villa Scornio lo spettacolo "Bent", Giornata della memoria: la repressione contro i gay

Domenica 25 Gennaio 2015, ore 17:00 - PISTOIA -  A VILLA DI SCORNIO - BENT (GIORNATA DELLA MEMORIA) max 50 spettatori  di Martin Sherman, con (in ordine di apparizione) Alessandro Novolissi, Gabriele Giaffreda, Alessio Nieddu, Francesco Tasselli, Henrj Bartolini, Claudia Corrieri , regia Lorenzo Tarocchi - Aiuto regia Cristiana Ionda - voci fuori campo Marcello Sbigoli - costumi Tedavi'98 di Alessandro Riccio -
Informazioni: cell. 393/9484050 - info@cervelliintempesta.it -   rvelliintempesta@gmail.com - www.cervelliintempesta.it  - Posto unico non numerato: 16,00 euro Prenotazioni  Spettacolo: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 - 27112 - Nel giorno dello spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 16.00 -
direttamente alla Villa di Scornio - produzione Cervelli in tempesta in coll. con Associazione Teatrale Pistoiese e Arcigay Pistoia
BENT (GIORNATA DELLA MEMORIA
In occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, la compagnia Cervelli in Tempesta, in collaborazione con Comune di Pistoia, Associazione Teatrale Pistoiese e Arcigay Pistoia, presenta BENT, spettacolo tratto dall'omonima pièce del drammaturgo e sceneggiatore statunitense Martin Sherman, con la regia di Lorenzo Tarocchi.
La rappresentazione, domenica 25 gennaio alle ore 17.30, sarà ospitata, in forma itinerante, nella cornice della Villa di Scornio a Pistoia, per un massimo di 50 spettatori.

Il testo (dal quale nel 1997 è stato tratto l'omonimo film, diretto da Sean Mathias, presentato al festival di Cannes) racconta, attraverso la storia del giovane Max, l'improvviso e traumatico passaggio da una Berlino relativamente aperta nei confronti degli omosessuali all'inizio di una durissima repressione (a seguito della Notte dei lunghi coltelli del 1934), che costringe molti di loro alla fuga o alla detenzione nei campi di concentramento.
Ancora oggi si parla troppo poco dello sterminio che migliaia di persone hanno subito solo in ragione del proprio orientamento sessuale: BENT porta 'alla ribalta' questa pagina di storia così importante, eppure così trascurata, suscitando inoltre inquietanti interrogativi sulla realtà di oggi.

Lo spettacolo vede la partecipazione (in ordine di apparizione) di Alessandro Novolissi, Gabriele Giaffreda, Alessio Nieddu, Francesco Tasselli, Henrj Bartolini, Claudia Corrieri con la voce fuori campo di Marcello Sbigoli; i costumi sono di Tedavi'98 di Alessandro Riccio. Un ringraziamento a Vanina Ganucci della Casa di Rodo per il fondamentale supporto residenziale della compagnia.

La performance pone l'accento sulla capacità di prendere coscienza della propria dignità e sul valore dell'amore in situazioni estreme.
Lo spettacolo - che ha debuttato a Firenze, nella pieve di S. Alessandro a Giogoli, nel gennaio 2014 e che è stato di recente presentato a Lucca in una nuova versione itinerante - ha riscosso un grande successo di pubblico (con repliche anche ad Arezzo, Agliana e una prossima tappa, a fine gennaio, al Teatro della Tosse di Genova) in virtù di una regia efficace, capace di inserire nel dramma punte di ironia e di sottolineare sentimenti e contraddizioni dei protagonisti, e ad un gruppo affiatato di ottimi attori. Per le sue peculiarità lo spettacolo si presta ad essere rappresentato in luoghi non convenzionali, mantenendo sempre intatta la sua capacità di emozionare, turbare, coinvolgere e sconvolgere.

"Mi sono imbattuto nel testo di Sherman - spiega il regista Lorenzo Tarocchi - quando lavoravo con gli studenti al Liceo Cicognini di Prato sul tema del 'conflitto' e sono rimasto assolutamente folgorato dall'altissima qualità di scrittura e dalla straordinaria storia d'amore, di cui si parla, che riesce a sbocciare e crescere in un contesto drammatico come quello rappresentato dal campo di concentramento di Dachau. Rispetto alla 'stella gialla', il 'triangolo rosa', per molti, è ancora un simbolo sconosciuto. Credo che sia necessario lavorare molto su di noi per comprendere meglio ciò che siamo e quali sono i nostri 'reali' bisogni, nel rispetto più assoluto per le diversità."

LA TRAMA
Berlino, 1934. Max frequenta i cabaret della capitale del Reich e convive con il ballerino Rudy.Dopo l'assassinio brutale di un SA con cui aveva trascorso la notte da parte delle SS, tenta una tragica fuga insieme al compagno, che viene presto ucciso, e finisce prigioniero a Dachau. Max, che porta la stella gialla degli Ebrei, incontra Horst, che porta il triangolo rosa degli omosessuali. Insieme cercano di sopravvivere nel campo di concentramento.

Hanno scritto dello spettacolo...

La messa in scena del regista Lorenzo Tarocchi vi disturberà per i cambi di luoghi negli anfratti, vi offenderà quando dovrete passare tra gli insulti in una galleria di collegamento, vi farà sentire scomodi nella scena finale perch&eacut; sarete portati a Dachau e allora non saprete più dove guardare.
Stefano Paolo Giussani, Huffington Post, 19 settembre 2014

Potente e provocatorio soprattutto all'epoca in cui l'opera fu ideata (gli anni '70) Bent ha avuto il merito di mettere in luce il destino riservato agli omosessuali dai nazisti, contraddistinti da quel triangolo rosa di cui non eravamo quasi a conoscenza.
Simona Cappellini, Krapp's Last Post, 30 settembre 2014

Si ringrazia Vanina Ganucci della Casa di Rodo
per il fondamentale supporto residenziale della compagnia
Casting Monica Sperandio - Ufficio stampa Compagnia Eloisa Pierucci

La Scheda