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Con il Premio Ceppo Pistoia è capitale della poesia: il primo evento con Pasquale Di Palmo

Domenica 5 febbraio alle ore 17,30 - Pistoia - Nell'ambito del 61° Premio internazionale Ceppo Pistoia, di Pistoia Toscana Capitale italiana della Cultura 2017 e per il ciclo “PISTOIA CAPITALE DELLA POESIA”, Paolo Fabrizio Iacuzzi insieme agli studenti della classe IV D del Liceo Linguistico Filippo Pacini presenta il poeta PASQUALE DI PALMO, vincitore del Premio Ceppo Selezione Poesia 2017 con il libro TRITTICO DEL DISTACCO.

Domenica 5 febbraio alle 17:30 presso Lo Spazio di via dell'ospizio, Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio, presenterà il primo dei tre poeti vincitori del Premio Ceppo Selezione Poesia 2017, Pasquale Di Palmo, finalista al Premio Ceppo, che sarà assegnato sabato 18 marzo dalla Giuria dei Giovani Lettori. Insieme a lui la classe IV D del Liceo Linguistico Filippo Pacini, che ha aderito al programma di alternanza scuola-lavoro intervisterà il poeta.
​Pasquale Di Palmo leggerà anche alcune poesie inedite.
 
Dal carapace della carrozzina
tendono un volto senza più espressione
nella grande sala dove uno schermo
riproduce immagini di scherno.

Masticano parole senza senso,
si assopiscono sul castello
sbilenco delle vertebre
dopo aver roteato gli occhi
 
in cerca di un familiare
che li accompagni in giardino
a sonnecchiare sopra una panchina,
a biascicare corone di frasi
 
evaporate tra le girandole
primaverili delle foglie,
inconsapevoli che presto dovranno
attraversare in silenzio, soli, la porta di un altro reparto.
 
Trittico del distacco (Passigli 2015) vince il Premio Selezione Ceppo per il perfetto equilibrio di una composizione in cui il tema dell’addio appare destrutturato e caricato di nuovo significato. Nel movimento delle tre parti, il trittico è composto sì da sezioni distinte ma, proprio come nella tradizione pittorica veneta, tendono a occupare lo stesso spazio: quello della conservazione degli affetti e della memoria delle cose in una zona di “confine” che solo la poesia sa disegnare. Un libro dunque corale, in cui i contorni fra l’io e gli altri sfumano in una crisi delle identità “normali” e dei fissi ruoli “parentali”: l’incontro con ragazzi down, ritardati, ebeti o malati, ma anche con un padre, un figlio, un cugino o una madre appare così dai lineamenti incerti e sfigurati nei sentimenti, tra passione e compassione, impotenza e commozione. E allora il distacco non è solo quello dell’io dagli altri, ma è anche il distacco dell’affresco in poesia da suo supporto murale autobiografico. (dalla motivazione di Paolo Fabrizio Iacuzzi. Prosegue qui:http://paolofabrizioiacuzzi.it/autore/pasquale-di-palmo/
 
 “una manciata di poesie potentissime, dirette, in cui la crudeltà della malattia emerge nelle sue continue e inesorabili sottrazioni, quelle che fanno in modo che un figlio perda progressivamente suo padre quando questi è ancora vivo ma di una vita ormai diversa” (Francesco Tomada)

“In quel padre che diviene albero, «uno de quei alberi / che no gà più bisogno de niente», in quella perdita di nome e di parole intellegibili, in quella inconsapevolezza (XII, 7-8) della vita che si abbatte su di lui come sui suoi compagni, è come se si affermasse una legge di natura di cui l’uomo è solo una patologica – provvisoria – eccezione.” (Giancarlo Pontiggia)
 
Pasquale Di Palmo (Lido di Venezia, 1958) è un poeta, saggista e traduttore. Sue poesie sono apparse in numerose riviste, tra cui «Nuovi Argomenti», «Paragone» e «Poesia». Ha stampato i saggi I libri e le furie (Joker, 2007) e Lei delira, signor Artaud. Un sillabario della crudeltà (Stampa Alternativa, 2011). Ha curato e tradotto diversi volumi, tra cui opere di Daumal, d’Houville, Gilbert-Lecomte, Michaux, Radiguet, Artaud e Corbière, quest’ultimi anche nelle Edizioni Via del Vento di Pistoia. Ha pubblicato le raccolte di poesie Quaderno del vento (Stamperia dell’Arancio, 1996); Horror Lucis (Edizioni dell’Erba, 1997); Ritorno a Sovana (Edizioni L’Obliquo, 2003); Marine e altri sortilegi (Il Ponte del Sale, 2006); varie plaquette, tra cui Addio a Mirco, con illustrazioni di Pablo Echaurren (Il Ponte del Sale, 2013) e Trittico del distacco (Passigli, 2015), con il quale vince il Premio Ceppo Selezione Poesia 2017.
 
Alle ore 20:00 per il ciclo “I piatti degli affetti” vieni a gustare Risi e bisi,
la ricetta preferita dal poeta, in sua compagnia, presso il ristorante Magno Gaudio
(per prenotazioni: 0573 26905).
 
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