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Due mostre alla San Giorgio: una fiera d'arte in miniatura e manifesti teatrali inediti

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Sabato 7 aprile dalle ore 17 - Pistoia Doppia inaugurazione in programma sabato 7 aprile alla biblioteca San Giorgio: due infatti le mostre che prendono contemporaneamente il via, con inaugurazione congiunta alle 17.

Lo spazio delle vetrine sarà dedicato fino al 12 maggio a “Art Show . Seconda edizione”.

Sette piccole personali riunite sotto il titolo di “Artshow2”, una fiera d'arte in miniatura ospitata per il secondo anno in biblioteca San Giorgio.

Ognuno dei sette artisti invitati contribuisce con il proprio percorso variegato a rappresentare le molte forme e suggestioni dell'arte contemporanea: dallafiber art di Gloria Cambriani che utilizza il filo e tessuti di diversa natura - integrati spesso alle altre tecniche più o meno tradizionali del fare artistico - come uno degli strumenti principali del suo percorso artistico, alle sculture e libri d'artista di Mavilla (Marco Marchiani), realizzati con materiali che rimandano alla terra, con colori caldi e intensi. Alle trasparenze delle opere di Francesco Landucci, che lavora il cristallo e la cellulosa, alla cruda e introspettiva frontalità delle figure umane di Elisa Zadi, presente anche con  le opere-vestiti che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui il margine della pittura estende i propri confini abbracciando varie discipline,  dando vita a installazioni interattive e performative. E ancora, le sperimentazioni poetiche e visive di Kiki Franceschi legate al movimento INI, o le opere di Andrea Chiarantini e il suo tentativo di rottura con la tradizione, il suo sforzo liberatorio per emancipare le forme geometriche dalla bidimensionalità della rappresentazione. La stessa necessità e forzatura che si palesa dalla ricerca artistica  sulla fotografia - e sulla sua possibilità di estendersi oltre la sua convenzionale, “necessaria” bidimensionalità  - che da anni conduce Roberto Pupi, l'ultimo artista presente in mostra.

 

“Gente di teatro - Sei manifesti inediti (2015)” di Andrea Rauch è la mostra che occuperà gli spazi dell'Art Corner fino al 19 maggio.

È un ritorno quello di Rauch, artista e designer che ha collaborato a lungo con i servizi educativi del Comune, realizzandone la linea grafica del materiale promozionale e di comunicazione, e con la biblioteca San Giorgio, che ancora conserva ed espone i suoi famosi gatti.

Il teatro è magico. Si tratti della Scala di Milano, del Metropolitan di New York o del più umile e defilato spazio parrocchiale, il rito si ripete sempre uguale. Si entra in sala in silenzio e si aspetta l’alzarsi del sipario, diaframma che nasconde alla nostra vista la scena che, all’improvviso, ci si svela come un’apparizione lontana, sognata come oggetto del desiderio. Non sappiamo ancora cosa accadrà in quello spazio, ma l’attesa si carica del mistero della sorpresa e dell’inatteso. Può accendersi la luce e rischiarare, in un angolo, un oggetto fino allora in ombra, oppure un servo di scena può trasportare alla ribalta gli oggetti del dramma. Il regista in questo spazio si muove come Dio assoluto, signore e padrone che guida i corpi, le voci, e racconta la sua storia meravigliosa. Ecco: il teatro è tutto in quell’alzarsi del sipario e nel mostrarci il mistero che si agita dietro il velo. È tutto nel desiderio e nell’aspettativa, e non importa poi se il testo è debole, la regia sommaria, la scena modesta, la recitazione insufficiente. L’anima del teatro ci ha già raggiunti e catturati. Siamo già entrati a far parte del rito. I manifesti che presentiamo sono dedicati a sei grandi autori, tra i più grandi della storia del teatro, e sono stati disegnati nel 2015 per salutare il ritiro di Marco Bernardi dalla direzione del Teatro Stabile di Bolzano. Ho lavorato con Marco per più di trent’anni e per lui ho disegnato i manifesti per tutti gli spettacoli che ha diretto. La raccolta dei volti dei suoi autori è quindi un omaggio ideale che la storia del teatro ha rivolto a quest’uomo, appassionato e cortese, che ha portato “l’illusione teatrale” per tanti anni a giro nel mondo. (Andrea Rauch)

La Scheda