Quotidiano di eventi e tempo libero

Lo scrittore Edgardo Franzoni alla libreria Les Bouquinistes

PISTOIA - sabato 20 ottobre 2018 alle ore 18 - via dei Cancellieri

Galleria immagini

Sabato 20 ottobre alle 18 alla libreria indipendente Les Bouquinistes - via dei Cancellieri 5 a Pistoia - lo scrittore Edgardo Franzosini racconterà la curatela di Grande trampoliere smarrito di Arthur Cravan pubblicado da pochissimo da Adelphi. Parlerà con l'autore il poeta Matteo Pelliti.

 

Franzosini sarà in Toscana per un piccolo tour che lo vedrà, oltre sabato a Les Bouquinistes anche venerdì 19 ottobre con Danilo Soscia a Pisa alla Libreria Tra le Righe e domenica 20 ottobre a Viareggio alla Lettera 22

 

Di Arthur Cravan nato a Losanna nel 1887 e avvistato per l'ultima volta a largo di Salina Cruz, Messico, nel 1918, Edgardo Franzosini - autore per Adelphi di numerosi libri, tra cui Sotto il nome del Cardinale (2013) e Questa vita tuttavia mi pesa molto (2015) - cura qui una scelta di scritti, poesie e lettere a cui aggiunge il racconto biografico L'importanza di non chiamarsi Fabian Avenarius Lloyd.

 

 

 

Grande trampoliere smarrito «Quante volte ho fatto scalpore» si compiace Arthur Cravan, un «colosso mistico» di quasi due metri per circa cento chili di peso, che sfidava sul ring pugili come Jack Johnson e Jim Smith, sosteneva (non del tutto abusivamente) di essere nipote di Oscar Wilde e dava conferenze (indossando, talvolta, solo un cache-sexe) in cui annunciava il proprio suicidio. Inoltre, sulle pagine della rivista di cui era editore e redattore unico (e che distribuiva andando in giro per Parigi con un carretto da fruttivendolo), osava pubblicare l'esilarante resoconto di una sua visita ad André Gide da cui, come affermò in seguito André Breton, il «venerato maestro» non si sarebbe mai più ripreso. Blaise Cendrars riconosce la sua influenza decisiva su Duchamp, Picabia e i membri del Cabaret Voltaire di Zurigo, dichiara che «raccontare la vita di Arthur Cravan a New York equivale a far la storia della fondazione del dadaismo» e rende omaggio all'«immenso talento del poeta», capace di «illuminazioni folgoranti, non meno profetiche e ribelli e disperate e amare di quelle di Rimbaud». Dopo aver letto i suoi scritti, seguiremo, con lo stupore di chi legge un romanzo di avventure, le vicende delle sua breve, tumultuosa esistenza, che Edgardo Franzosini ripercorre con il tono narrativo lieve e insinuante che lo contraddistingue.

 

 

 

Edgardo Franzosini è attratto dalle vite straordinarie che rimangono un po' nascoste nella storia. Biografie fuori dal comune, talmente assurdeda sembrare irreali. Il suo gioco letterario sta nel ricomporre, nello svelare e anche nel romanzare. Dove si pensa però che lo scrittore sia intervenuto troppo pesantemente si scopre - ormai attraverso google restano ben poche notizie irraggiungibili, che la realtà supera la fantasia. I suoi romanzi dunque hanno tutti una storia originale da raccontare. Il mangiatore di carta (1989, Sugarco Edizioni) con protagonista Johann Ernst Biren, curioso personaggio settecentesco col vizio ossessionante di divorare carta vergata di inchiostro; Raymond Isidore e la sua cattedrale, (1995, Adelphi) in cui rievoca la storia di Raymond Isidore, detto Picassiette, costruttore di una cattedrale fatta di detriti; Bela Lugosi dedicato all'attore ungherese che per primo interpretò al cinema il conte Dracula (che aveva pubblicato nel 1984 con un pseudonimo e che Adelphi ha ristampato nel 1998); Sotto il nome del Cardinale (2013, Adelphi) dedicato a Giuseppe Ripamonti, ricordato per l'influenza esercitata sulla stesura dei Promessi sposi con le sue opere storiografiche; Sul Monte Verità (2014, Il saggiatore) in cui si narra la vita dell'eremita Anselmo Paleari, uno dei personaggi della variegata comunità del Monte Verità ad Ascona, Questa vita tuttavia mi pesa molto (2015, Adelphi) in cui ricostruisce la vita dello scultore Rembrandt Bugatti, divenuto celebre all'inizio del Novecento per i suoi bronzi raffiguranti animali esotici; Rimbaud e la vedova (2018, Skira) in cui narra la storia di Rimbaud, da poeta geniale a trafficante d’armi, indagata attraverso il suo misterioso soggiorno a Milano, nell’anno della cesura dalla poesia alla vendita di fucili Remington.

 

 

La Scheda