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Un san Valentino sognando la rivoluzione alla Fondazione Luigi Tronci

PISTOIA - Giovedì 14 febbraio 2019 alle 21.30 in corso Gramsci 37

Non è certo la rivoluzione narrata nella mitica "Lamento Borincano" di Pedro Vargas o quella evocata da "Lux de luna" di Javer Solis, ma qualcosa di molto più vicino alla nostra tradizione musicale e teatrale quella che prenderà vita giovedì 14 febbraio alle 21.30 in corso Gramsci 37. Alla Fondazione Luigi Tronci, in quel festival costruito con ferma coerenza dall'Associazione Culturidea arriva la banda di Marco Licheri and friends con "Sognando la rivoluzione". Attraverso canzoni autografe, tradizionali e di cantautori quali Piero Ciampi, Maurizio Ferretti, Giorgio Gaber, Fabrizio De André, Nanni Svampa e Lorenzo Ignudi, Marco Licheri affronta il tema dei personali mutamenti nella dinamica generale di una società che cambia continuamente. In questa dimensione emerge forte il desiderio di superare limiti e imposizioni, come la non rassegnazione derivante dal fallimento e la consapevolezza di come le gioie rendano ogni vita un piccolo capolavoro irripetibile. Lorenzo Ignudi da corpo alle interpretazioni con la sua chitarra e il bouzouki, Stefano Girone dà la forza del contrabbasso, mentre Leonardo Bartolomei è il ritmo delle percussioni. Tutto questo dialogo si intreccia in un ricordo attento del passato con una visione allegorica del futuro passando per un presente in cui ancora si ascolta l'eco di voci musicali che molto hanno donato a tutti gli amanti della canzone impegnata. Le canzoni di Marco Licheri sono contenute all'interno del cd "sera per sera" prodotto da Marco Licheri e Lorenzo Ignudi - stampato da AmniO teatro associazione Culturale e lo stesso cd sarà presente in corso Gramsci 37 giovedì 14 febbraio. Sognare la rivoluzione in musica è poi così raro? Non lo è affatto in verità. Tra le canzoni popolari che hanno maggior diffusione durante la rivoluzione che portò all'indipendenza statunitense, Yankee Doodle è sicuramente quella a cui è affidata più che ad ogni altra la memoria di quegli avvenimenti: essa costituisce per noi la “rappresentazione sonora” della rivoluzione americana. La semplice melodia “a ballo” di Yankee Doodle è una di quelle “arie vaganti” la cui origine è impossibile da identificare; sarebbe stata presente in Francia e in Olanda, in Inghilterra fin dal tempo di Oliver Cromwell, in America durante la guerra per il Canada e, cantata dai soldati inglesi, nei primi mesi della rivolta dei coloni. Anche l’autore del testo rivoluzionario americano è sconosciuto. Un san Valentino particolare quindi quello della Fondazione Luigi Tronci e Culturidea, una serata in cui amore, musica e libertà si fondono e conquistano il cuore di ciascuno.


 

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