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Floema: incontri musicali informali con il Quintetto d'archi dell'Orchestra Leonore

MONTECATINI - Mercoledì 13 febbraio ore 21.00, Cinema Imperiale

Mercoledì 13 febbraio ore 21.00, Cinema Imperiale, Montecatini Terme

(Piazza Massimo D’Azeglio 5, Montecatini Terme, PT)

 

 

 

Daniele Giorgi violino

Clara Franziska Schötensack violino

Olga Arzilli viola

Emiliano Travasino viola

Cosimo Carovani violoncello

 

Floema è un progetto unico e innovativo, nato nel 2017 e promosso dalla Fondazione Pistoiese Promusica, che connette i musicisti dell'Orchestra Leonore con le realtà operanti sul territorio, nell’obiettivo di sviluppare un vero e proprio ecosistema musicale. Il progetto si articola in numerosi incontri musicali informali nella provincia di Pistoia e non solo, che prevedono, oltre all’esecuzione integrale di brani del grande repertorio cameristico, momenti di dialogo e scambio di opinioni con il pubblico offrendo spunti per un ascolto più consapevole della musica d’arte.


 

Il prossimo ciclo di incontri musicali si inaugurerà mercoledì 13 febbraio (ore 21.00) presso il Cinema Imperiale di Montecatini Terme e verrà replicato giovedì 14 (ore 18.00) all’Auditorium della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, venerdì 15  (ore 18.00) alla Gipsoteca Libero Andreotti di  Pescia e sabato 16 (ore 16.00) al Centro Socio Sanitario della Fondazione Filippo Turati a Gavinana.

 

Il programma vedrà protagonista il quintetto d’archi dell’Orchestra Leonore, composto da musicisti attivi in prestigiosi ambiti cameristici e con esperienze in importanti orchestre internazionali: i violinisti Daniele Giorgi (Direttore Musicale della Leonore nonché ideatore e Direttore Artistico del progetto Floema) e Clara Franziska Schötensack (membro del Quartetto Lyskamm), i violisti Olga Arzilli (vincitrice del Concorso per prima viola al Teatro Comunale di Firenze e al Teatro alla Scala di Milano, che dopo una stagione al teatro milanese si è dedicata all’insegnamento e all’attività concertistica) e Emiliano Travasino (membro della Oulu Symphony Orchestra) e il violoncellista Cosimo Carovani (membro del Quartetto Indaco e primo violoncello solista dell’Orchestra da camera Milano Classica).

 

Per il ciclo “Caro Johannes”, che prevede l’esecuzione integrale della musica da camera di Johannes Brahms nell’ambito del progetto Floema, verrà proposto il magnifico Quintetto per archi n. 2 in Sol maggiore, op. 111: lavoro tra i massimi di tutta la produzione brahmsiana per bellezza d'invenzione, coerenza formale e tono riccamente enigmatico dei vettori espressivi, fu composto  nel 1890, e con esso Brahms, a 57 anni, pensava seriamente di chiudere la propria produzione, che invece proseguì poi ancora per alcuni anni. Il materiale tematico di quest’opera sembrava destinato, in origine, ad una Quinta Sinfonia (il cui progetto era stato però accantonato con decisione); il suo carattere Viennese, che si manifesta numerose inflessioni locali nei molteplici riferimenti al valzer e alla musica tzigana, fu sottolineato da Max Kalbeck, autore all'inizio del Novecento di una monumentale monografia su Brahms, che riteneva che in quest’opera avessero trovato il loro punto d'incontro «tedesco senso dell'umorismo e melanconia slava, temperamento italiano e orgoglio magiaro».

 

Tra i compositori protagonisti in questo incontro Floema, un altro gigante della musica tedesca: Johann Sebastian Bach, di cui verrà eseguita una Fuga dal Primo Libro del Clavicembalo ben temperato, opera monumentale di stupefacente organicità e di meravigliosa varietà, che unisce all'eccezionale significato didattico quell'altissimo valore poetico che ne fa uno dei più elevati capolavori dell'intera letteratura musicale. Le Fughe rappresentano l'elemento dinamico della struttura compositiva e stanno a significare l'esito della strabiliante inventiva di Bach su uno stesso soggetto, passando dalle figure più semplici a quelle più complesse. La Fuga in do diesis minore a 5 voci proposta in questo programma, composizione vasta e densa, ha alla base dalla sua imponente costruzione un tema di sole quattro note, che riesce a creare di colpo, come osserva Casella, un'atmosfera intensa e ricca di "premesse". 

 

Grazie a numerose nuove composizioni espressamente commissionate a compositori viventi, Floema vuole offrire al pubblico una nuova prospettiva sulle ricchezze della musica contemporanea: per questo programma è stato coinvolto Federico Maria Sardelli, artista dal multiforme talento – compositore, pittore, scrittore satirico, direttore d’orchestra, massimo esperto mondiale di Vivaldi – che incarna l’ideale dell’artista eclettico, capace di eccellere nelle più diverse discipline, nonché di padroneggiare perfettamente il linguaggio e lo stile compositivo della musica del passato che ama particolarmente. Il programma include infatti la Fuga tempestosa a 5 voci, commissionata appositamente per questa occasione, composta nel linguaggio barocco degli anni Venti del Settecento italiano. La fuga deve il suo titolo al richiamo tematico alla prima battuta del concerto vivaldiano «Tempesta di Mare», RV 253, per violino e archi; ma lo spunto serve a Federico Maria Sardelli per sviluppare una fuga a cinque parti che, conservando il carattere “tempestoso” dell'assunto, è carica di tensioni armoniche e sviluppi inattesi. L’autore è convinto che il contrappunto non debba mai essere un mero gioco d’incastri matematici ma debba essere al servizio dell’espressione musicale. Come insegna Vivaldi in alcune sue fughe magistrali, l'artificio deve esser nascosto sotto il velo della naturalezza, esattamente come si coprono le travi e le capriate d'un soffitto per dipingervi un affresco che faccia immaginare tutt'altro.

 

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