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Un concerto meraviglioso sul rapporto tra Luigi Tenco e Domenico Modugno a Pistoia

PISTOIA - Giovedì 21 febbraio 2019 dalle ore 21.30, Corso Gramsci 37

Luigi Tenco si è suicidato l'anno precedente e nel 1968 Domenico Modugno presenta a Sanremo "Meraviglioso". La canzone non fu accettata ed anzi finì tra le scartate. Uno dei motivi del rifiuto potrebbe essere che l'anno precedente la kermesse fu sconvolta da un suicidio importante, quello appunto di Luigi Tenco, trovato senza vita nella sua camera d'albergo dopo l'eliminazione di "Ciao amore ciao". Giovedì 21 febbraio potrebbe essere questo il filo conduttore dello spettacolo che Silvia Benesperi (voce), Mirco Capecchi (contrabbasso), Piero Frassi (pianoforte), Andrea Melani (percussioni) porteranno alla Fondazione Luigi Tronci corso Gramsci 37, Pistoia. La serata caparbiamente voluta dall'Associazione Culturidea inizierà alle ore 21.30 e per tutto il concerto ci sarà un continuo incontro in musica tra questi due favolosi cantanti e cantautori in chiave jazz. Piero Frassi, Andrea Melani, Silvia Benesperi, Mirco Capecchi si sono concentrati in questo progetto proprio sulla linea di contatto, collisione, compenetrazione che lega ed avvolge le sensibilità dei due grandi artisti della canzone italiana.
Tornando a "Meraviglioso", dobbiamo ricordare che la canzone non si limita a raccontare una classica storia di vita comunemente accettata, ma si spinge a parlare di una cosa come il suicidio, tentato suicidio, nel caso specifico, che certamente non lo è. Sì, perché dietro a un titolo come meraviglioso si cela la storia di un suicidio che Modugno (nel caso specifico Riccardo Pazzaglia, che ha scritto il testo) utilizza come chiave per parlare della bellezza del mondo e spostando l'attenzione sulle cose belle e sulla positività. La storia è quella di un uomo che "su di un ponte guardando l'acqua scura" aveva una "dannata voglia" di tuffarsi giù finché "qualcuno alle mie spalle, forse un angelo vestito da passante" lo ferma raccontandogli di quanto il mondo sia meraviglioso. Non è certo che Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno volessero alludere alla tragica fine del collega Luigi Tenco, ma sicuramente nel pensiero di ciascuno è chiaro l'assioma per cui se si decide di togliersi la vita non si è trovato nessuno che abbia almeno provato a farci assaporare il bello ed il dolce dell'esistenza. Forse Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia avrebbero voluto essere nella stanza con Luigi Tenco a gridargli "il mare eh! Tu dici non ho niente, ti sembra niente il sole! La vita, l'amore, Meraviglioso il bene di una donna che ama solo te, meraviglioso. La luce di un mattino, l'abbraccio di un amico, il viso di un bambino". Un elenco di cose meravigliose, appunto, che "perfino il tuo dolore potrà guarire". Giovedì 21 alle 21.30 febbraio Culturidea, nello strutturare la parte di calendario incentrata sulla musica italiana ha voluto fortemente che questo spettacolo su Modugno e Tenco tornasse alla Fondazione Luigi Tronci, luogo ove si cerca di non dimenticare nessun elemento della nostra importante tradizione musicale e sempre echeggiano anche nomi lontani come Gianni Meccia, Neil Sedaka, Antonio Basurto.

La Scheda