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Prima presentazione toscana del libro dedicato al pilota automobilistico pistoiese Aldo Bardelli

PISTOIA -

Prima presentazione toscana del libro dedicato al pilota automobilistico pistoiese Aldo Bardelli, avvenuta in occasione di Auto Expo’ 2019 e organizzata dal Veteran Car Club.

“Il Corridore. Aldo Bardelli e le sue Alfa Romeo” è il titolo di un’opera frutto del lavoro paziente e meticoloso di Carrara, Cordovani e Parra. Non è solo un libro di gare e di sport, è uno spaccato di un’Italia che non c’è più, è il racconto di quei ruggenti anni Sessanta, che si percepivano tali anche nei rombi dei motori, vissuti da una generazione scanzonata che ha segnato un’epoca, che si emozionava e si divertiva, in un’Italietta che cresceva. Il pilota automobilistico era all’epoca un personaggio mitico, che si lasciava dietro un’aura eroica, che faceva sognare i giovani ed era ammirato per il coraggio e lo sprezzo del pericolo. Avvicinarsi a una vettura, poter assistere il “Corridore” nelle più semplici operazioni tecniche, era qualcosa di ambito ed esaltante. Pistoia in quegli anni fu importante riferimento nazionale delle “corse in automobile”, grazie anche all’attaccamento che l’Ingegner Carlo Chiti, il genio della Ferrari e di Auto-Delta, mantenne sempre verso la sua città d’origine.

Molti gli appassionati che hanno preso parte alla presentazione, arrivati per salutare Bardelli, per stringere la mano e avere ancora una dedica dal Campione italiano di cronoscalate. Ottantacinquenne schivo, sempre poco interessato alla ribalta, si schernisce dicendo “Non ho fatto niente” poi però rievoca con piacere gare e aneddoti che tengono attenti e curiosi gli astanti. Fra rocambolesche vittorie, burroni, cappottamenti, l’incendio e la distruzione della TZ1 nuova, avvenuto proprio nella locale gara della Collina, alla quale molti ricordavano di essere stati presenti, ha scaldato i cuori e riportato tutti a quell’epoca in cui, come narra il libro “Il Bardelli accendeva la macchina da corsa, si sentiva il rumore e in città era il tam tam. Frotte di ragazzini si fiondavano intorno al suo garage per sentire il rombo del motore, per strappare una strizzata d’occhio e veder partire il Corridore”. Con le sue vetture Giulia Sport, TZ1, TZ2, Alfa 33, Jaguar E-Type, è stato protagonista di una stagione indimenticabile per lui e per Pistoia, che dopo tanti anni lo ricorda con questo tributo, fortemente voluto da Alessandro Carrara (suo primo tifoso, come ci tiene a dire) perché più di chiunque altro è stato il pilota cittadino!

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