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L’arte “senza tempo” di Fabrizio Morosi all’Art Corner della San Giorgio di Pistoia

PISTOIA - Venerdì 14 giugno 2019 alle ore 17, Biblioteca San Giorgio

Il ritorno. Fine primavera/inizio estate con l’arte “senza tempo” di Fabrizio Morosi. Sarà a Pistoia, la sua città, Morosi, uno degli artisti più interessanti e completi dei nostri anni, basti pensare alle prestigiose recensioni avute e che 2 sue litografie hanno arricchito la splendida collezione Cavallini-Sgarbi.

Venerdì 14 giugno, alle ore 17, sarà inaugurata all’Art Corner della Biblioteca San Giorgio “ Blu indaco con Stanlio e Ollio”, la nuova personale. Rassegna che durerà un mese e che sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca.

Morosi possiede il talento del disegno e la passione, infinita, per l’arte pittorica. Cinquantuno anni, ingegnoso educato sensibile e curioso, infermiere di Sala Operatoria all’Ospedale San Jacopo di Pistoia, studente dell’allora Scuola d’Arte, chiara impronta fumettistica derivante dalla frequentazione della Scuola di Comics e di Gianni Pacinotti alias Gipi, è artista versatile. Una pittura mai fotografica la sua, ma di elaborazione personale, fattasi più ricca, passando dalle tematiche fumettistiche agli argomenti dell’esistenza reale, sempre in movimento, in fieri in divenire un po’ come lui stesso.

 

Alla San Giorgio porterà una ventina di lavori su Stanlio e Ollio. Con un’abilità più unica che rara, riesce a trasmetterci la comicità senza tempo, in un mondo di pura idealità, pacificato, di Stan Laurel e Oliver Hardy.

 

Se Stan esprimeva il bambino, il fanciullo, attraverso Oliver, maltrattandone l’atteggiamento da adulto sapientone, distruggendo tutti gli oggetti, gli ambienti, facendolo cadere, volare, rovesciandogli addosso torte, farina, calce, panche, sedie, ogni cosa che potesse svuotarlo da quella sua superiorità fittizia, Morosi riesce a farcelo osservare, capire, persino comprendere i motivi. Non avvertiamo, e Morosi è esemplare a testimoniarlo, mai violenza o cattiveria in questo; al contrario la distruzione sprigiona comicità, allegria, perché è come una terapeutica razzia di tutte le incrostazioni che impediscono alla purezza dell’animo infantile di potersi esprimere. Guardate bene le opere di Morosi, fermatevi qualche secondo in più: troverete anche lo sguardo di Ollio in camera, che cerca il conforto del pubblico. Fantastico.

La Scheda