Il MISFF – Montecatini International Short Film Festival inaugura la sua edizione numero 70. Dal 20 al 24 di ottobre Montecatini diventa un crocevia cinematografico internazionale, con 76 cortometraggi provenienti da 20 paesi in gara nella Selezione Ufficiale. Ma non solo: il MISFF è anche “scuola e laboratorio del cinema” con Maestri di cinema italiani e internazionali, e programmi rivolti ai giovani cineasti emergenti, con Pitching, Masterclass, MISFF Campus, tavole rotonde, e molto altro ancora.
Un Festival che ha visto l’anno scorso più di 5mila presenze, e ogni anno attira giovani emergenti da tutto il mondo e special guest , che saranno rivelate nel corso della Conferenza Stampa di presentazione.
Spazio poi ai temi sociali, con il focus sull’Alzheimer e le riflessioni dedicate alle donne nella storia del cinema, e molto altro ancora.
Il MISFF 70 in pillole - v - 76 Cortometraggi nella Selezione Ufficiale - v - 20 paesi coinvolti - v - MISFF70 e i Progetti Europei Erasmus + v - Campus di Cinema e Fotografia
MONTECATINI INTERNATIONAL SHORT FILM FESTIVAL: AL VIA L’EDIZIONE 2019 DEL FESTIVAL DEL CORTOMETRAGGIO PIÙ LONGEVO D’ITALIA
L’attore Enio Drovandi e l’artista Dario Ballantini premiati a Montecatini con l’Airone d’Oro per la settantesima edizione del Festival del cortometraggio, che vede in gara nella Selezione Ufficiale 76 cortometraggi da 20 paesi. Spazio alla formazione con Pitching, Masterclass e tavole rotonde. Apertura dedicata al tema dell’Alzheimer con la proiezione di Ho sposato mia madre di Domenico Costanzo. Il Presidente Marcello Zeppi: «Ha settant’anni, ma è il festival più giovane d’Italia»
Ospiti internazionali, guest star, anteprime, Masterclass, e molto altro ancora: al via l’edizione numero 70 del MISFF – Montecatini International Short Film Festival, dal 20 al 24 di ottobre, con quattro giorni di cinema internazionale e di formazione per i giovani e i talenti emergenti in campo cinematografico.
L’edizione 2019 è stata presentata dal Presidente del MISFF Marcello Zeppi, nel corso di una conferenza stampa organizzata presso il Consiglio Regionale della Toscana alla presenza di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, dei registi Domenico Costanzo e Alessandro Baccini, e degli attori Shari Fontani, Angela Label e Nicola Pecci.
Con i suoi 70 anni di vita, il MISFF è la più antica e longeva manifestazione dedicata al cortometraggio d’Italia: di qui sono passati negli anni Alberto Sordi, Giulietta Masina, Dacia Maraini, Nanni Moretti, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Ferzan Özpetek, Rutger Hauer, Neri Parenti, Giancarlo Giannini, e altri ancora; ultimo della serie lo sceneggiatore Enrico Vanzina, che ha tenuto a battesimo l’edizione dell’anno scorso.
E le guest star non mancano anche quest’anno: a cominciare dal livornese Dario Ballantini, celebre volto di Striscia la Notizia e artista poliedrico, atteso a Montecatini mercoledì 23 ottobre per presenziare alla proiezione di Omaggio a Lindsay Kemp, Face To Fake, dedicato alla figura del leggendario coreografo, attore, ballerino, mimo e regista britannico.
Presente a Montecatini anche Enio Drovandi, protagonista della storia del cinema italiano come attore di Sapore di Mare, dei film con Monicelli, fino a I ragazzi della 3° C, e tanti altri grandi successi. Un “ritorno a casa” (è originario di Pistoia) per quello che Enrico Vanzina ha definito «un caratterista che ormai nel cinema italiano non esiste più».
La serata di inaugurazione del 21 ottobre sarà dedicata quest’anno al tema dell’Alzheimer e della demenza senile, alla presenza delle Famiglie e Associazioni di Volontariato che si prendono cura dei malati di Alzheimer. Nel Salone Storico Montecatini Excelsior, alla presenza del regista Domenico Costanzo e del cast, sarà proiettato Ho sposato mia madre: un film genuino, e sincero, che parte da un dato autobiografico (Costanzo ha vissuto in prima persona la malattia della madre), intenso e commovente. «È un film sul tema dell’incomunicabilità che c’è nelle famiglie di oggi - racconta Costanzo- perché, oggi, nessuno esprime sé stesso,e ognuno è chiuso nel suo mondo, solitario in mezzo agli altri; è come se tutti fossero malati di Alzheimer; e i social network non hanno fatto altro che peggiorare tutto questo… Ma, soprattutto, non è un film triste: è un film sulla speranza, e sull’importanza di donare emozioni a chi soffre di Alzheimer e demenza senile, ma in generale anche nella vita, a tutti quelli che ci circondano».
E quello tra il Cinema e la Toscana è anche il binomio vincente alla base del progetto Campus Cinema, che punta sullo sviluppo di produzioni e co-produzioni cinematografiche sul territorio toscano che diventa un vero e proprio “set a cielo aperto”, e investe sulla formazione dei giovani emergenti per valorizzare il loro talento nel saper raccontare la Toscana, in tutte le sue forme; insegnanti di eccezione, nel corso del Festival, il documentarista Alfonso Palazon e il regista Carlos Coelho Costa.
Ma il MISFF è anche, e soprattutto, un Festival che punta sulla qualità e sul respiro internazionale: le 76 proiezioni in concorso nella Selezione Ufficiale, arrivano infatti da 20 paesi differenti: dall’Italia, con 18 titoli di giovani emergenti in gara, fino a Spagna, Germania, Stati Uniti, Israele, Russia, Polonia, Cile, Islanda e altri ancora.
Ed è un Festival che, grazie al MISFF Lab, ha nel suo DNA la crescita dei più giovani: tanti gli appuntamenti dedicati ai cineasti emergenti, tra cui una Masterclass condotta da Blasco Giurato, direttore della fotografia del film premio Oscar “Nuovo Cinema Paradiso”, del regista Giuseppe Tornatore.
«Il nostro Festival ha settant’anni, ma è il più giovane d’Italia– dichiara Marcello Zeppi, Presidente del MISFF – perché non solo ha un illustre passato, che vogliamo celebrare in modo speciale quest’anno con un omaggio a Montecatini, ma soprattutto perché ha un futuro luminoso, grazie a tutti i giovani che ogni anno partecipano alla manifestazione. È un festival fatto dai giovani, per i giovani: sia per lo spazio che lascia agli autori emergenti da tutto il mondo, che per le sue collaborazioni con le scuole toscane nei laboratori di cinema; un modo per avvicinare i giovani al cinema e alla cultura, ma anche per insegnare un mestiere e trasmettere i valori più autentici del lavoro».
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