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Overload, uno spettacolo che è un esperimento di ipertesto teatrale al Piccolo Bolognini

PISTOIA E MONSUMMANO - da lunedì a sabato 15 febbraio, a Monsummano e al Bolognini

lunedì, 10 febbraio 2020 ore 11.00 (turno Teatro Montand Monsummano Terme) -  e poi a Piccolo teatro Mauro Bolognini mercoledì, 12 febbraio 2020 ore 10.15 - mercoledì, 13 febbraio 2019 ore 10.15 - giovedì, 14 novembre 2019 ore 10.15, sabato 15 febbraio ore 21

OVERLOAD, concept e regia Sotterraneo in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini

scrittura Daniele Villa

 

luci Marco Santambrogio

costumi Laura Dondoli

sound design Mattia Tuliozi

props Francesco Silei

grafica Isabella Ahmadzadeh

promozione internazionale Giulia Messia

 

produzione Sotterraneo

coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea

contributo Centrale Fies_art work space, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Mibact, Funder 35, Sillumina – copia privata per i giovani, per la cultura

 

residenze artistiche Associazione Teatrale Pistoiese, Tram – Attodue, Teatro Metastasio di Prato, Centrale Fies_art work space, Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin, La Corte Ospitale – progetto residenziale 2017, Teatro Studio/Teatro della Toscana, Teatro Cantiere Florida/Multiresidenza FLOW

 

Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, del network europeo Apap – Performing Europe 2020 ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese

 

Sotterraneo

Fra distrazioni di massa e mutazioni digitali, ci muoviamo immersi in un ambiente aumentato dai media. Sovrastimolati dalle informazioni, viviamo in uno stato di allerta continua che gli antichi conoscevano solo in battaglia. Il rumore di fondo cresce in tutto il pianeta. Non dovremmo forse fare più silenzio e scegliere a cosa prestare attenzione?

 

Overload è un esperimento di ipertesto teatrale: a partire da un discorso centrale, i performer offrono continuamente dei collegamenti a contenuti nascosti che innescano possibili azioni e immagini. Il pubblico ha la facoltà di rifiutare i collegamenti e continuare a seguire il discorso, oppure di attivarli, allontanandosi dal centro dello spettacolo e perdendosi in un labirinto di distrazioni, attraverso una rincorsa continua al frammento che è molto simile alla nostra esperienza quotidiana.

 

A condurre il discorso al centro di tutto è lo scrittore americano David Foster Wallace, autore che sentiamo vicino in molte delle sue ossessioni: il ruolo dei media nelle trasformazioni della società contemporanea, l’industria dell’entertainment e la sua pervasività, la capacità delle nuove tecnologie di frammentare la nostra esperienza e disabituarci alla profondità.

 

Al tempo stesso però Wallace è autore di opere labirinto, sovraccariche quanto divertenti, in cui il lettore si smarrisce e incanta, in cui lunghissime note a piè di pagina e diagrammi di flusso creano un’esperienza di fruizione orizzontale che ci trasmette la sensazione di aver perso il senso compiuto della vicenda narrata. Chi meglio di lui potrebbe esporre una riflessione sull’ecologia dell’attenzione a un pubblico che viene continuamente chiamato a distrarsi?

Sotterraneo è compagnia in residenza artistica presso l’Ass

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